Il Bogliasco cala il poker sul fronte mercato piazzando il suo quarto colpo in entrata. L’ultimo arrivo in casa biancazzurra è colui che andrà a occupare la casella alla voce ‘Mancino’: il 24enne Thomas Tabbiani.
Genovese, laureando in giurisprudenza, cresciuto nei settori giovanili di Savona e Imperia e transitato poi da grande per Chiavari, Quinto e Palermo, Tabbiani è reduce dalla promozione in A1 conquistata da protagonista meno di un mese fa con l’Anzio. Cambiare aria e categoria è stata dunque una scelta coraggiosa per lui: “Rinunciare a giocare il campionato appena conquistato in vasca con l’Anzio non è stato semplice e sarebbe da stupiti affermare il contrario. Ma quella del Bogliasco è una grande chiamata a cui non ho saputo dire di no. Le ambizioni del resto non mancano e sono state fondamentali nel convincermi ad accettare l’offerta. Ho voglia di riportare in alto il Bogliasco e assieme ai miei compagni sono convinto che ci riuscirò”.
Per Tabbiani si tratta di un ritorno alla Vassallo dopo la felice esperienza vissuta nel 2017 e culminata con la vittoria dello Scudetto Under 20: “In questa squadra ritroverò diversi compagni e amici con cui ho condiviso la mia precedente vittoriosa avventura a Bogliasco. E questo sarà per me, e penso anche per loro che con me hanno vissuto quella straordinaria esperienza tricolore, uno stimolo ulteriore per spingerci verso la conquista del nostro obiettivo stagionale”.
Prima di Anzio, Tabbiani la A2 l’aveva già vinta due stagioni fa con il Telimar. Un doppio successo che gli permette di abbandonare qualsiasi freno scaramantico sposando un vecchio ma sempre attuale adagio: “Se sono qui è perché ritengo che non ci sia due senza tre. Dopo Anzio e Palermo voglio conquistare la promozione anche a Bogliasco. D’altronde l’obiettivo dichiarato è questo e le potenzialità ci sono tutte. La scaramanzia non mi spaventa, anche se so che su questo aspetto il ds Fossati non è del tutto d’accordo e mi ha già tirato un paio di volte le orecchie…(ride, ndr)”.
Oltre agli obiettivi da conquistare in acqua, Thomas dimostra di avere le idee chiarissime anche riguardo al numero di calottina che vorrebbe indossare. Per ottenerlo tuttavia, dovrà prima affidarsi alle sue abilità da giocatore di carte: “Personalmente vorrei il 7 e spero che nessuno lo abbia già in dotazione. So però che anche Fra Brambilla è molto legato a questo numero e mi sa che mi toccherà sfidarlo a cirulla per strapparglielo”.
Tabbiani è l’ennesimo tassello che fa a comporre il mosaico del Bogliasco che verrà. Come spiega il direttore sportivo Gianni Fossati: “In Italia mancini bravi ce ne sono pochi, ma Thomas rientra sicuramente nell’elenco. Con lui non solo colmiamo un ruolo importante che era rimasto scoperto ma, rimendiando agli errori fatti in precedenza, riportiamo a casa un altro di quei ragazzi che qui vinsero il titolo juniores quattro anni fa. Thomas è un ottimo giocatore, bravo sia in fase difensiva che offensiva che è cresciuto molto nelle ultime stagioni. Tutti quelli obiettivi di mercato che assieme a coach Magalotti ci eravamo prefissati di raggiungere fino ad ora li abbiamo centrati. Stiamo dimostrando con i fatti la gran voglia di crescere e di centrare un obiettivo molto difficile che la società nutre”.