Niente pallanuoto per tutto gennaio.
Nel tentativo di porre un freno alla recrudescenza della pandemia da Covid-19 che sta caratterizzando questo inizio di 2022, la Federnuoto ha stabilito lo stop di tutti i campionati regionali e nazionali fino al termine del mese in corso.
Sia le ragazze di Serie A1 che i ragazzi di A2 torneranno dunque in vasca il prossimo 5 febbraio, a quasi un mese e mezzo dall’ultima gara disputata. Uno stop lungo ma inevitabile, accolto in maniera antitetica dai due tecnici delle prime squadre bogliaschine.
Sulla sponda femminile, Mario Sinatra la prende con filosofia, considerando anche il fatto che tutto sommato il calendario del campionato in rosa, giunto al suo giro di boa ma con molte gare da recuperare, non verrà stravolto bensì soltanto fatto slittare di tre settimane: “L’importante credo che fosse salvaguardare la formula originaria del torneo e almeno per quanto ci riguarda ciò è avvenuto. D’altronde qualcosa bisognava pur fare, visto che questa situazione sta coinvolgendo chi più chi meno un po’ tutti. Speriamo che a febbraio le condizioni generali siano migliori. Nel frattempo ne approfitteremo per mettere ancora un po’ di benzina nel nostro motore e recuperare qualche ragazza che in questo momento non è al meglio della condizione. Inoltre siamo in contatto con Trieste per trovare una data utile per recuperare la gara non disputata ad ottobre. Speriamo di riuscire a farlo già nelle prossime settimane”.
Più complicata la situazione per i ragazzi di Daniele Magalotti, il cui torneo si è interrotto dopo solo sei turni, in pratica ad un quarto della sua interezza: “Vista la situazione generale la pausa era inevitabile. Il vero problema però è che ancora non abbiamo ben chiaro come riprenderà il campionato. Di certo sappiamo solo che si tornerà in acqua il 5 febbraio ma non sappiamo se il nostro avversario sarà lo Sturla, come previsto ad inizio campionato, oppure se il calendario riprenderà dalla settima giornata, quella non disputata sabato scorso. In ogni caso non sarà facile per noi e per le nostre avversarie mettersi d’accordo per cercare di recuperare le quattro o cinque gare che ogni formazione dovrà giocare. Purtroppo siamo costretti a navigare a vista, attendendo l’evolversi degli eventi senza poter fare alcun tipo di progettazione”.