L’attesa è finita. Dopo oltre sette mesi Bogliasco torna a nuotare dietro ad un pallone. Lo farà questo fine settimana grazie alle sue ragazze della prima squadra, impegnate a Padova nel turno di qualificazione di Coppa Italia. Un appuntamento che rappresenta la fine di un’astinenza da acqua clorata che durava dalla scorso febbraio.

“Finalmente si torna in vasca – commenta la capitana Giulia Millo – Non ne potevamo più di aspettare. E per noi che nell’ultimo anno abbiamo giocato appena una decina di partite questi mesi sono stati ancora più lunghi e difficili. Ma ora per fortuna possiamo lasciarci tutto alle spalle e tornare a fare ciò che più ci piace. L’entusiasmo è alto e la voglia di far bene anche. Abbiamo iniziato ad allenarci oltre un mese fa, subito dopo Ferragosto, e credo che arriveremo al primo appuntamento dell’anno preparate al punto giusto”.

Millo, dall’alto dei suoi 22 anni che la fanno la seconda più ‘anziana’ del collettivo di Mario Sinatra, sarà la veterana di uno spogliatoio che ancora una volta attingerà a piene mani dal proprio floridissimo vivaio: “Siamo come sempre un gruppo molto giovane ma non per questo meno ambizioso. Anzi. Da quest’anno saranno con noi anche molte ragazze che hanno vinto tutto nelle giovanili. Certo, ci confronteremo con squadre molto più forti ed esperte, ma noi vogliamo rendere la vita difficile a chiunque, nella consapevolezza che anche dalle sconfitte più dure si possono trarre importanti insegnamenti”.

La due giorni di Coppa Italia, per quanto veda le bogliaschine inserite in un girone per nulla semplice, rappresenterà il primo snodo dell’annata biancazzurra: “Domenica sapremo già se uno dei nostri obiettivi di stagione sarà stato raggiunto o meno – prosegue Millo – Nelle nostre intenzioni c’è infatti la voglia di entrare nelle Final Six di coppa. Per farlo dovremo affrontare avversari molto dure come Padova e Verona, due delle favorite allo Scudetto, e poi provare a giocarcela con il Trieste”.

La Bogliasco in rosa si affaccia alla nuova stagione con la consapevolezza di essere l’unica superstite del movimento ligure nel massimo campionato nazionale. Un onore che si somma all’onere in un’annata che si preannuncia assolutamente anomala, alla luce della decisione presa dai vertici federali di congelare le retrocessioni in cadetteria. Una scelta che solo all’apparenza rappresenta un motivo di tranquillità per le ragazze di Sinatra: “Quando quest’estate abbiamo saputo della decisione sia io che le mie compagne siamo rimaste tutte un po’ spiazzate. E non solo perché così si toglie interesse ad una disciplina che già di per sé fa fatica ad attirare spettatori. Abbiamo capito che le vere difficoltà di questa stagione saranno soprattutto mentali. Perché la nostra bravura dovrà essere quella di riuscire ad essere sempre presenti con la testa, senza farci distrarre dai problemi quotidiani che ognuna di noi vive. Non dovremmo farci distogliere l’attenzione dalla vasca ma solo continuare a fare il meglio possibile. E se riusciremo a farlo faremo un grande balzo in avanti”.