Così vicino da poterlo toccare, non abbastanza per riuscire ad acciuffarlo. Il ritorno in Serie A1 del Bogliasco sfuma per un solo gol. La differenza tra la permanenza nel purgatorio della cadetteria e il rientro in paradiso è tutta qui. Malgrado una gara sontuosa nel catino infernale di Catania, i biancazzurri di Daniele Magalotti non riescono a coronare il proprio sogno, uscendo dalla vasca siciliana con la testa alta ma piena di rimpianti. Il 10-9 a favore degli etnei scaturito alla Scuderi è quasi una fotocopia del 9 pari sancito sette giorni fa alla Vassallo. Una fotocopia però non del tutto fedele e la differenza, per quanto minina, assume comunque un significato enorme. Quell’unica segnatura di distanza, sulle 37 complessivamente realizzate nelle due gare di finali, ha un peso specifico sufficiente per far inclinare i piatti della bilancia promozione verso l’isola. Un vero peccato per una squadra, quella ligure, andata ben oltre le iniziali intenzioni di disputare un buon campionato e di far crescere i tanti giovani del vivaio presenti in rosa.
Arrivata a questo punto la truppa di Magalotti ha giustamente mostrato di non avere alcuna intenzione di accontentarsi e lo ha fatto capire con un inizio di sfida davvero veemente. Pronti, via e i levantini sono subito avanti con Andrea Bonomo nella prima superiorità della sfida. Passa un minuto e arriva anche il raddoppio, siglato da Edo Manzi su rigore. Partenza ottima ma non sufficiente a stroncare il morale di un Catania che si sblocca poco dopo con Privitera. Al successivo 3-1 di Duilio Puccio replicano La Rosa, nell’ultima azione del primo tempo, e Torrisi, nella prima del secondo, riequilibrando il punteggio. All’intervallo lungo si arriva comunque con i bogliaschini sopra di uno, grazie alle reti in rapida sequenza messe a referto da capitan Guidaldi e Federico Dainese, solo parzialmente vanificate dal gol catanese di Privitera ad uomo in più.
Come spesso accade nella pallanuoto è la terza frazione ha rivelarsi decisiva. La stanchezza e un briciolo di inesperienza costano care ai biancazzurri che dal minimo vantaggio si ritrovano sul doppio svantaggio nel giro di una manciata di minuti. Sarà il break che di fatto deciderà gara e campionato, perché malgrado la reazione, palesata dalla doppietta di Dainese, il Bogliasco da lì in poi riuscirà a restare in scia all’avversario ma non a riprenderlo. Anzi i siciliani allungano ancora nella prima metà dell’ultimo quarto, portando il tabellone sul 10-7. Un parziale che sembra una pietra tombale sulle speranze di Guidaldi e compagni che invece nel finale tirano fuori unghie, classe e orgoglio. Manzi per due volte trafigge Caruso dalla distanza, mentre Prian, sul fronte opposto del campo, chiude la saracinesca alle sassate catanesi. Si arriva a 30 secondi dalla sirena con il Bogliasco che ha tra le mani la palla che può trascinare la sfida ai rigori. Ma evidentemente non è giornata di lotterie e l’estremo assalto biancazzurro si infrange sul muro catanese facendo esultare la Scuderi.
Onore al Bogliasco, complimenti al Catania. Come sottolinea Magalotti: “Per prima cosa voglio fare i complimenti ai nostri avversari per questa promozione. Oggi in particolare si è vista la loro forza, soprattutto nei momenti topici della gara, quando hanno saputo reggere la pressione meglio di noi. Da tifoso più che da allenatore i complimenti devo però estenderli anche ai miei ragazzi che hanno disputato una stagione straordinaria, andata molto oltre ogni attesa. Avevo capito nella gara di ritorno con il Camogli, quando rimontammo lo 0-4 iniziale, che questa squadra poteva davvero fare qualcosa di importante. E la partita di oggi, se ancora ce ne fosse stato bisogno, lo ha confermato. Per molti abbiamo fatto più di quanto ci si aspettava ma quando vedi sfumare un obiettivo per un solo gol non puoi che rammaricarti e provare tantissima delusione. Il nostro cammino, ad ogni modo, non finisce qui. Abbiamo già cominciato a gettare le basi per la prossima stagione e per un campionato di A2 che si preannuncia bello e difficile. Vogliamo essere ancora protagonisti e lo saremo”.
“Ringraziamo ragazzi, staff e allenatore non solo per aver centrato l’obiettivo dei playoff che ci eravamo prefissi a inizio stagione – commenta il presidente Simone Canepa – ma anche per essere andati molto oltre onorando in pieno l’impegno fino ad arrivare ad un soffio dalla promozione. Questa squadra ci rende orgogliosi e tra i vari obiettivi raggiunti c’è anche quello di aver reso il nostro campo inespugabile e questo era un altro tassello importante per la nostra crescita. Faccio i complimenti a Daniele (Magalotti, ndr) che ha saputo gestire una stagione lunghissima, cominciata a settembre, in maniera egregia. Ma il merito più grande di questa squadra e del suo tecnico è l’aver regalato la speranza di poter raggiungere grandi risultati. E a questo punto il prossimo anno non possiamo esimerci dal riprovarci. Possibilmente assieme al nostro pubblico che tanto ci è mancato in questi mesi. Infine doverose sono le congratulazioni al Catania che ha meritato la promozione sul campo e in maniera assoluta sportiva e corretta”.
TABELLINO:
NUOTO CATANIA-BOGLIASCO 1951 10-9
NUOTO CATANIA: E. Caruso, M. Ferlito, R. Rotondo, G. La Rosa 3, T. Scollo, R. Torrisi, G. Torrisi 1, A. Scebba, N. Kacar 1, A. Privitera 5, G. Terminella, S. Catania, T. Baggi-necchi. All. Dato
BOGLIASCO 1951: E. Prian, E. Percoco, F. Dainese 3, F. Mauceri, Giovanni Congiu, G. Guidaldi 1, Giosue’ Congiu, E. Manzi 3, G. Boero, A. Bonomo 1, D. Puccio 1, A. Canepa, P. Bini. All. Magalotti
Arbitri: Ricciotti e Calabro’
Note. Parziali: 2-3 2-2 4-2 2-2 Usciti per limite di falli Canepa (B) nel terzo tempo e Rotondo (C) nel quarto tempo. Superiorità numeriche DMG Nuoto Catania 5/13 + un rigore e Bogliasco 1951 4/14 + un rigore.