Un onore unico, una riuscita massima. Negli ultimi due fine settimana Bogliasco e la sua piscina sono stati al centro della pallanuoto nazionale, ospitando prima il raggruppamento iniziale della Coppa Italia maschile e poi il medesimo evento anche al femminile. Due manifestazioni che se dal punto di vista sportivo hanno lasciato un po’ di amaro in bocca alle compagini biancazzurre (entrambe eliminate dalla competizione), sotto l’aspetto organizzativo hanno fatto registrare un oggettivo successo di pubblico.
Un risultato che non può che far piacere al presidente del sodalizio biancazzurro Simone Canepa: “Abbiamo vissuto due fine settimana bellissimi. E’ stato un onore per noi ospitare questi eventi e se dal punto di vista dei risultati sportivi non sono pienamente soddisfatto, per quanto riguarda l’aspetto organizzativo non potrei essere più orgoglioso. Di questo devo ringraziare, oltre che il nostro personale, i dirigenti ed i volontari che si sono alternati in ogni ruolo, occupandosi di ogni singolo aspetto, dal servizio d’ordine ai trasferimenti, con abnegazione e con l’unico obiettivo di creare eventi pienamente fruibili e gradevoli. Senza di loro non sarebbe stato possibile reggere il peso di questo impegno. Questo entusiasmo lo reputo un risultato intangibile di assoluta importanza e di buon augurio in vista del futuro”.
Canepa rivendica poi anche la decisione di far pagare un biglietto d’ingresso per assistere alle partite: “La scelta di proporre i match a pagamento è una mia ferma convinzione, non si può pensare che un impianto si renda disponibile per giornate intere ad atleti e pubblico gratuitamente e che la società ospitante si accolli i costi relativi all’energia, al personale, ai materiali di consumo. Di contro lavoriamo perché ogni aspetto sia curato, dai requisiti minimi di sicurezza e salubrità, all’allestimento dell’impianto fino alla presenza del dj. Cerchiamo insomma di proporre uno spettacolo che valga il prezzo del biglietto. Inoltre, credo che sia una questione di rispetto nei confronti degli atleti e delle squadre. Al gesto atletico va riconosciuto un valore che è frutto di fatica e talento, regalarlo significherebbe sminuire doti ed impegno”.
Società tra le primissime e più attive in Italia nella trasmissione in streaming delle gare sia seniores che giovanili, il Netafim Bogliasco ha questa volta deciso di non effettuare alcuna diretta. Un’altra decisione a lungo meditata dai vertici biancazzurri che il presidente motiva così:
“Sappiamo di aver lasciato deluso qualche tifoso delle squadre non liguri ma abbiamo preferito privilegiare l’afflusso del pubblico nella nostra piscina e nel nostro paese, piuttosto che fornire le partite in streaming gratuito. Anche quelle infatti hanno un costo, perché chiunque può girare uno smartphone ed affidare il commento ad un tifoso. Ma noi, che siamo stati pionieri in questo, forniamo un prodotto di qualità, con le riprese affidate ad un video-operatore professionale, la telecronaca di un giornalista professionista e un commento tecnico competente. Stiamo lavorando per migliorare ancora la qualità del prodotto che forniremo durante la stagione anche grazie ai nostri sponsor. Voglio sperare che la Federazione torni ad investire nella trasmissione delle partite del campionato italiano attraverso le reti tv nazionali, che hanno ancora la capacità di raggiungere il grande pubblico”.
L’ultimo aspetto affrontato dal numero uno bogliaschino è quello dei costi di gestioni degli impianti, letteralmente schizzati alle stelle negli ultimi mesi anche per via della famigerata crisi energetica: “In attesa che giunga una soluzione definitiva alla questione non possiamo far altro che navigare a vista con la consapevolezza che il problema del costo dell’energia non riguarda solo le piscine ma l’intera comunità, a partire dal mondo produttivo. Perciò mettiamo in atto ogni possibile risparmio energetico legato a comportamenti virtuosi ma è difficile, se non impossibile, individuare autonomamente ricette che possano risolvere questo problema. Durante il Covid le istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale fino alla FIN, non ci hanno lasciato soli e credo che nuovamente l’intervento non possa essere che pubblico e di un livello generale. D’altra parte, in qualità di realtà sportive dilettantistiche, recitiamo un ruolo nella società che ha un impatto sociale positivo irrinunciabile”.