Milleduecentro chilometri, metro più metro meno, dividono la Sicilia dalla Liguria. Una distanza enorme che tuttavia Giorgia Amedeo non sembra patire più di tanto.

A farla sentire un po’ meno lontana dalla sua Catania ci pensano quotidianamente il mare di Bogliasco e l’affetto che la gente del posto ha saputo riservarle fin dal primo giorno in cui, lo scorso agosto, si è calcata in testa la calottina biancazzurra: “Da buona siciliana adoro il mare e quando ci sono distante ne sento fortemente la mancanza. Ma a Bogliasco, per fortuna, questa lontananza non la accuso, anche perchè l’accoglienza ricevuta dalla società e dalle compagne mi fa davvero sentire come se fossi sempre stata qui. Ho girato molto nella mia carriera, anche se sono ancora molto giovane, ma ora spero davvero di poter restare qui per parecchi anni. Sono in un gruppo giovane e ambizioso, con un grande allenatore che sa come far crescere le sue allieve. Penso che davvero di meglio non potesse capitarmi. Certo, in acqua stiamo incontrando qualche difficoltà ma era inevitabile che ciò avvenisse date le nostre caratteristiche. Ma come detto siamo giovani e ambiziose e non potremo che migliorare”.

Dopo una prima parte di stagione complicata, caratterizzata dalle sfide impari contro formazioni ben più attrezzate, ora per le bogliaschine arriva il momento di confrontarsi con rivali di pari livello. A cominciare dal Trieste, avversario sia nell’ultimo turno della prima fase di A1, in programma sabato nel capoluogo giuliano, che nella successiva seconda parte di campionato che prenderà il via nelle prossime settimane e che vedrà protagoniste oltre alle liguri e alle alabardate anche Florentia ed Ancona: “Giocare contro avversarie nettamente più forti come Verona e Padova, contro le quali sai già di non avere possibilità di vittoria, è da un lato stimolante, perché ti permette di confrontarti con giocatrici di altissimo livello e quindi di provare ad imparare qualcosa da loro. Allo stesso tempo però è anche un po’ frustrante, perché sai già che il massimo che puoi ottenere dalla gara è una sconfitta onorevole. In realtà noi sappiamo che da ogni partita si può apprendere qualcosa di importante che, soprattutto per chi è giovane, può tornare molto utile nel prosieguo della carriera. Certo che ora che potremmo giocare anche con la speranza di fare qualche punto il nostro morale non potrà che beneficiarne”.

Nei due precedenti stagionali, quello in Coppa Italia a Padova di fine settembre e quello in campionato ad inizio dicembre, Bogliasco e Trieste si sono accontentate di vincere una volta ciascuna. Segno di come le due formazioni, entrambe fortemente basate su ragazze cresciute nei rispettivi vivai, siano in grado di dar vita a un incontro incerto e spettacolare: “Questo sarà il terzo incrocio stagionale tra noi e loro – conclude la 20enne centroboa – al quale seguiranno poi altre due gare nella seconda fase. Finora abbiamo gioito una volta ciascuno e ora sarebbe bello sbilanciare l’equilibrio dalla nostra parte. Anche se, a causa delle disposizioni anti-covid, arriveremo alla gara di domani con sulle spalle oltre sette ore di pullman, effettuate a ridosso della partita stessa. Non proprio il massimo per prepararsi al meglio alla sfida…”.