Siamo appena a metà stagione eppure per il Netafim Bogliasco 1951 i contorni del primo obiettivo stagionale si stanno facendo già piuttosto nitidi.


La vittoria di sabato scorso contro il Chiavari ha permesso infatti ai ragazzi di Gimmi Guidaldi di mettere una seria ipoteca sul traguardo minimo di questo anno: la partecipazione ai play-off. Il vantaggio sui tigullini, quinti in classifica e al momento primi degli esclusi dagli spareggi promozione, è salito a 9 punti. Che diventano addirittura dieci se si considerano gli scontri diretti. Un vantaggio considerevole che tuttavia nessuno alla Vassallo intende prendere in esame. A cominciare da uno dei senatori del gruppo, il portiere Edoardo Prian: “Certamente con la vittoria di sabato il nostro margine sul quinto posto è aumentato in maniera significativa. Ma sarebbe sbagliato lasciarsi andare a questo tipo di considerazioni. In questo campionato i nostri obiettivi sono cambiati in corsa. Eravamo partiti per fare una stagione di transizione e di crescita, senza avere ben chiaro dove potevamo arrivare. Già dopo la gara d’andata con il Chiavari, alla prima di campionato, abbiamo però capito che potevamo puntare in alto. E infatti siamo arrivati a Natale a punteggio pieno, giocandoci poi il primo posto con la Florentia. Ora il primato è un po’ più distante ma è ancora alla nostra portata. Sarebbe un delitto non provare a raggiungerlo. Ecco perché non possiamo accontentarci né fare calcoli”.

Il prossimo ostacolo sul cammino biancazzurro è rappresentato dall’Arenzano, da affrontare sabato in trasferta a Savona. Un avversario di cui Prian afferma di fidarsi poco, malgrado una classifica non certo eccezionale: “Sono una squadra da non sottovalutare – afferma il numero 1 bogliaschino – lo dimostra il modo in cui hanno impensierito le prime della classe. La stessa Florentia a casa loro ha vinto di misura e solo nel finale, dopo essere stata a lungo sotto. Tuttavia non credo di offendere o sorprendere nessuno se dico che come qualità ed esperienza noi abbiamo qualcosa in più. Abbiamo un secondo posto da difendere e da provare a migliorare nella speranza che chi ci sta davanti prima o poi faccia un passo falso. Non possiamo permetterci passaggi a vuoto”.

Abituato per anni a scendere in vasca con in sottofondo la spinta inesauribile degli Irriducibili, il portierone biancazzurro ammette che senza il calore della tifoseria organizzata giocare alla Vassallo non è più la stessa cosa: “Loro erano qualcosa di straordinario e di unico – afferma Prian riferendosi al sodalizio scioltosi la scorsa estate dopo un quarto di secolo di onorata militanza – sentirli cantare e suonare i tamburi era fantastico. Erano veramente il nostro ottavo uomo in vasca e molte volte ci hanno aiutato a vincere partite che sembravano già segnate. Spesso ci hanno seguito anche in trasferte lunghissime, come quelle di Siracusa, Napoli e Trieste. Non averli più al nostro fianco è davvero un peccato. Per fortuna il pubblico che viene a vederci è comunque sempre molto numeroso e affezionato e, anche se meno rumoroso di loro, riesce comunque a darci la giusta carica”.