Alla ricerca del lato dolce della matematica. La disciplina che per molti studenti rappresenta uno scoglio scivoloso nel proprio percorso didattico, per il Bogliasco di Daniele Magalotti è invece un orizzonte di cui si identifica chiaramente il contorno. Per raggiungerlo occorre però ancora un piccolo sforzo. Anzi due. Vincendo con Arenzano e Crocera, sfide che attendono i levantini nel giro di otto giorni, l’obiettivo play-off sarebbe sancito anche dall’aritmetica con due turni d’anticipo rispetto alla conclusione della regular season. Un aspetto che ovviamente non sfugge ai diretti interessati: “Sappiamo che le combinazioni di risultati che potrebbero qualificarci in anticipo sono diverse – sostiene Ermanno Percoco – ma noi non vogliamo e non possiamo concederci il lusso di fare calcoli. Sia domani a Savona che settimana prossima in casa con il Crocera puntiamo a fare bottino pieno. Tuttavia dobbiamo stare molto attenti perché questo campionato sta dimostrando una volta di più che i risultati scontati in A2 non esistono. Oltretutto l’Arenzano arriva a questa gara reduce da una brutta sconfitta con lo Sturla che li ha relegati all’ultimo posto. Anche per questo prevedo che scenderanno in vasca con il dente avvelenato. Noi comunque punteremo molto sulle parate di Edo Prian e sulla solidità di una difesa che è senza dubbio il nostro punto forte”.
In attesa di rimettere la calcolatrice nel cassetto, una vittoria nel recupero con l’Arenzano permetterebbe al Bogliasco di issarsi al primo posto solitario in classifica, scavalcando il Camogli. Un piazzamento eventualmente da ribadire nelle successive gare che permettere ai biancazzurri di arrivare alla sfida con i bianconeri di Temellini con un piccolo vantaggio: “Arrivare primi sarebbe un bel traguardo, anche perché ti permettere di giocare in casa l’eventuale bella dei playoff. E poi giungere davanti ad una squadra forte e collaudata come il Camogli che da anni sta facendo molto bene sarebbe davvero tanta roba per una società come la nostra che solo da un anno ha cominciato a ricostruirsi. Comunque questi sono discorsi prematuri. Ora occorre concentrarsi solo sulla gara di domani”.
Giunto alla seconda stagione alla Vassallo, la Saeta Rubia in calottina si sta confermando come uno degli elementi più eclettici a disposizione del collettivo biancazzurro. Percoco possiede uno spirito di adattamento non comune che gli permette di alternarsi con risultati identici sia come centroboa che come marcatore: “Ricopro questo doppio ruolo ormai da due o tre stagioni e devo dire che più il tempo passa e più questa doppia veste mi piace. In più ho la fortuna di essere allenato da un grande ex difensore come Maga e non passa un allenamento senza che mi dia un nuovo consiglio su come devo comportarmi in entrambe le fasi. Pian pianino sto iniziando a trovare il mio gioco e sono contento dei progressi che faccio. La difficoltà maggiore è quella di riuscire a mantenere alto il livello di concentrazione perché nell’arco di un ribaltamento di vasca mi trovo a passare dall’avere il marcatore sulle spalle a dover essere io stesso il marcatore. Ma è un aspetto anche molto stimolante che in qualche modo riflette i cambiamenti che stanno avvenendo nella pallanuoto di oggi, dove c’è e ci sarà sempre più bisogno di giocatore universali”.