Nella settimana che porta alla Pasqua e che anticipa l’ultima pausa del campionato prima della volata finale, il direttore sportivo del Netafim Bogliasco 1951, Gianni Fossati, interviene per analizzare le prospettive future della compagine biancazzurra.
“Inizio dicendo che la stagione sta rispettando in pieno quelle che erano le nostre aspettative a inizio anno. Ed è bene precisarlo perché in giro sento voci che mi piacciono poco. Sento parlare di una stagione fallimentare nel caso in cui i ragazzi non dovessero centrare la promozione, quando in realtà il nostro obiettivo non è e non è mai stato il ritorno in A1. Ciò non significa che se ci sarà la possibilità di salire di categoria non cercheremo di giocarcela al massimo. Ma il nostro scopo stagionale è disputare i playoff e far crescere un collettivo molto giovane e con ottime prospettive future. E per il momento direi proprio che siamo in perfetta linea”.
Un percorso di crescita collettiva e individuale delle risorse biancazzurre che passa anche attraverso l’investitura di un tecnico giovane ma beneficiario della massima fiducia da parte della società: “Gimmi (Guidaldi, ndr) è alla prima esperienza in panchina in prima squadra ma sta già dimostrando di possedere quelle stesse doti che aveva in acqua: grinta, ambizione, voglia di stupire, leadership. Sono certo che tra qualche anno sarà uno dei tecnici migliori d’Italia. Sappiamo che avrebbe ancora avuto le capacità per fare la differenza in vasca ma ritenevamo anche che fosse l’uomo giusto per dare concretezza al nostro progetto di crescita graduale. E i fatti dimostrano che non ci sbagliavamo. Gimmi ha plasmato un gruppo eterogeneo ma compatto nel quale trovano spazio senatori con grandi campionati alle spalle (Boero, Prian, Gavazzi, Brambilla, Mugnaini, Blanchard), giovani che hanno già conosciuto l’A1 (Bottaro, Broggi Mazzetti, Canepa, Vavassori, Oliveri, Taramasco) e giovanissimi del nostro vivaio che a rotazione stanno trovando spazio in prima squadra e che costituiscono la base del nostro futuro. Il nostro progetto passa soprattutto da questi ultimi. Quando ritroveremo il massimo campionato vogliamo che siano pronti per affrontarlo, fornendoci l’ossatura su cui costruire una squadra che sappia competere ad alti livelli e che si faccia portatrice della spinta emotiva di un intero paese”.
Fossati conclude sottolineando ed elogiando strumenti e metodi di lavoro di chi quotidianamente lavora a stretto contatto per garantire risultati che non siano effimeri: “Probabilmente ci sarebbe bastato effettuare anche un solo innesto di esperienza in più per avere una squadra che puntasse alla promozione senza troppi problemi. Ma, torno a ripetere, questo non è il nostro obiettivo. Salire in A1, spendere un sacco di soldi e poi tornare subito giù non è ciò che ci interessa. Vogliamo evitare l’effetto elastico. E per farlo, grazie al nostro preparatore atletico Francesco Rizzo, abbiamo investito fortemente su metodi di allenamento innovativi e inediti nella pallanuoto. Strumenti che magari non porteranno risultati nell’immediato ma che a lungo andare faranno la differenza tra noi e gli altri. Inoltre puntiamo sul senso di identità dei tanti ragazzi di Bogliasco che sono cresciuti nella nostra piscina e che sognano di arrivare là dove sono arrivati prima di loro i tanti campioni passati dalla Vassallo. Tanti hanno debuttato quest’anno tra i senior. Molti altri lo faranno a breve. C’è una sinergia assoluta tra la prima squadra e il settore giovanile, i cui tecnici sono i primi collaboratori di Guidaldi. Lavoriamo tutti con un sistema di vasi comunicanti che mira a formare l’ossatura del Bogliasco di domani”.