Il Bogliasco di domani riparte da un pezzo del suo ieri. Il primo innesto della squadra biancazzurra in vista della prossima stagione è infatti una vecchia conoscenza della Vassallo. Anzi, a dirla tutta, è un giocatore che nello stadio del nuoto bogliaschino è letteralmente nato, e non solo a livello agonistico.

Dopo quattro anni di lontananza Filippo Gavazzi non ha saputo resistere al richiamo di casa, ripercorrendo a ritroso quella strada che lo aveva portato non troppo lontano da qui: “È bellissimo riessere un giocatore del Bogliasco – afferma il 23enne attaccante – Voglio ringraziare il Quinto, per gli straordinari anni passati con loro, ma anche il tutto coloro che mi hanno rivoluto qui: il presidente Simone Canepa, il ds Gianni Fossati, il tecnico Daniele Magalotti. Sapevo che un giorno sarei tornato alla Vassallo e ora che finalmente quel giorno è arrivato fremo dalla voglia di cominciare a giocare nuovamente con questa calottina in testa. Andai via da campione d’Italia Under 20, nell’estate 2017. Torno più maturo e consapevole, desideroso di dare una grossa mano alla squadra e di essere un aiuto e un sostegno per i miei compagni”.

Chi pensa che questa sia una mera operazione nostalgia tuttavia si sbaglia. L’intento della società levantina è prima di tutto quello di rinforzare la squadra, riportando alla Vassallo quei talenti che qui si sono forgiati prima di prendere altre strade: “Filippo – commenta il direttore sportivo Fossati – è il prototipo perfetto del giocatore che cercavamo: forte, esperto, serio. Ma soprattutto possiede un senso di appartenenza a questi colori che non tutti possono vantare e che per noi rappresenta un valore aggiunto. Già queste caratteristiche sono di per sé una garanzia del bene che lui certamente farà con noi. Qui, da giovanissimo, ha vinto tanto e ora torna da dove tutto è partito per ridare il suo contributo alle ambizioni della prima squadra. Abbiamo lavorato tanto per riportarlo a casa e ora che finalmente ci siamo riusciti siamo davvero tutti molto contenti”.

Ben tornato a casa, vecchio cuore bogliaschino!