L’amarezza e l’emozione. L’ultima gara casalinga stagionale dei ragazzi del Netafim Bogliasco 1951 si chiude con sensazioni contrastanti ma ugualmente vivide. Da una parte ci si rammarica perchè la sconfitta con la Rari Nantes Savona coincide con la matematica certezza di dover salutare dopo un solo anno la Serie A1; dall’altra ci si commuove per l’addio all’acqua clorata del giocatore che più di tutti ha indossato la calottina biancazzurra nella lunga storia della società bogliaschina. Il derby contro i biancorossi non è quindi stata soltanto la gara che ha certificato sul campo la retrocessione dei ragazzi di Daniele Magalotti ma è stata anche e soprattutto l’ultima partita che Gimmi Guidaldi ha giocato di fronte a quello che per undici fantastici anni è stato il suo pubblico.
La carriera del Capitano, rigorosamente da scrivere e pronunciare con la C maiuscola, si concluderà dopodomani con la trasferta di Anzio. Ma la sua gente, quella che con lui e per lui ha tribolato, gioito e cantato per oltre un decennio, ha voluto salutarlo stasera celebrandolo come solo si fa con i grandi campioni. Gimmi, da parte sua, ha a sua volta ricambiato l’affetto ricevuto dalla società ma anche dagli Irriducibili, il cuore pulsante del tifo biancazzurro che prima della gara lo ha omaggiato con una targa speciale e che durante il match non ha lesinato cori e striscioni nei suoi confronti, con la solita prova da maestro, provando a trascinare i suoi verso un’impresa difficilissima. Un atteggiamento che ha fatto tremare non poco i savonesi, incapaci di scrollarsi dalla schiena un avversario che mai come questa sera ha lottato su ogni pallone con le unghie e con i denti. Solo nel finale i ragazzi di Angelini sono riusciti a prendere il largo, stampando sul tabellone il definitivo 19-15 che consente loro di consolidare un sesto posto in campionato peraltro già sicuro anche prima del fischio d’inizio.
Più che il mero dato numerico a monopolizzare l’attenzione di tutta la Vassallo e dell’ospite d’onore Mimmo Criscito (a proposito di capitani…) sono state ad ogni modo le emozioni. Schizzate addirittura alle stelle quando il destino ha voluto che a chiudere i conti di una gara spigolosa, spettacolare e molto più equilibrata di quanto fosse lecito attendersi, ci ha pensato l’unico vero grande protagonista della serata. Dopo aver dispensato assist, chiusure e consigli per oltre mezz’ora di gioco, negli ultimi minuti Gimmi si è preso il centro della scena tutto per sé. Prima andando a realizzare un gol dei suoi, poi realizzando a 7 secondi dalla sirena lunga il rigore che ha chiuso il tabellino. Due reti che hanno trasformato in apoteosi la Guidaldi-night, facendo passare decisamente in secondo piano un verdetto sportivo che lascia l’amaro in bocca ma che non ferma il progetto a lungo termine di una società pronta a ripartire più forte e determinata di prima.
“Undici anni sono davvero tanti e le emozioni che sto provando sono fortissime – ammette a fine gara Guidaldi – Ho scoperto con piacere di avere questo piccolo record (quello della più lunga militanza in biancazzurro, ndr) e ciò mi riempie d’orgoglio. Arrivare a fine corsa fa un certo effetto. Avrei preferito chiudere la mia carriera con una qualificazione europea piuttosto che con una retrocessione che comunque fa male ma questa serata resterà a lungo con me. Se inizio a ringraziare tutti qui non mi fermo più. Sono stati undici anni fantastici, vissuti al’interno di una famiglia che mi è sempre stata vicino, anche e soprattutto nei momenti brutti extra-pallanuoto. Non posso fare nomi perché certamente scorderei qualcuno e non voglio farlo. Dico solo che questa società ha uno spirito unico e che proprio grazie a questo il Bogliasco rialzerà la testa molto velocemente”.
Un’intenzione ribadita anche dal presidente Simone Canepa: “Prendiamo questa retrocessione come un insuccesso del nostro obiettivo sportivo e io per primo me ne prendo le responsabilità. Gli errori si pagano ma posso dire che siamo pronti a riparare gli errori commessi per ripartire quanto prima. L’addio di Gimmi è un momento amaro perché ci fa perdere un grande punto di riferimento. Ma lui è un uomo della società e da lunedì ci concentreremo su questo. Parlare di obiettivi è prematuro ma di sicuro ripartiamo dai tifosi che a fine gara hanno applaudito la squadra, da un ambiente coeso e positivo anche nel momento di amarezza e dai nostri preziosi sponsor che speriamo di poter ripagare sul campo quanto prima”.
“Malgrado la retrocessione – promette coach Magalotti – vogliamo andare sabato ad Anzio mostrando lo stesso spirito di stasera, anche se oggi gli applausi non possono che essere tutti per Gimmi. Stasera abbiamo dimostrato che più che l’atteggiamento conta la testa libera dai pensieri, ciò che ci è mancato realmente in stagione”.
TABELLINO
NETAFIM BOGLIASCO 1951-RN SAVONA 15-19
NETAFIM BOGLIASCO 1951: E. Prian, A. Bottaro, D. Broggi Mazzetti 1, F. Gavazzi 1, J. Blanchard 3, G. Guidaldi 2, N. Mudrazija, F. Brambilla Di Civesio, G. Boero 1, F. Radojevic 5, D. Puccio 2, A. Canepa, A. Di Donna. All. Magalotti
RN SAVONA: G. Nicosia, N. Rocchi, A. Patchaliev 2, P. Giovanetti, F. Panerai 2, V. Rizzo 2, A. Caldieri 1, L. Bruni 4, E. Campopiano 4, M. Guidi 1, B. Durdic 1, G. Lanzoni 2, N. Da Rold. All. Angelini
Arbitri: Ercoli e Ricciotti
Note
Parziali: 2-4 4-4 5-4 4-7 Usciti per limite di falli Broggi Mazzetti (B), Guidi (S) e Caldieri (S) nel quarto tempo. Espulsi per irregolarità Brambilla Di Civesio (B) nel primo tempo e Mudrazija (B) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Bogliasco 9/16 + 3 rigori e Savona 8/18 + 2 rigori. Nicosia (S) para un rigore a Radojevic dopo 7’40” del primo tempo. Da Rold (S) subentra a Nicosia nel terzo tempo. Di Donna (B) subentra a Prian nel quarto tempo. Ammonito il tecnico Magalotti (B) nel terzo tempo. Spettatori: 200 circa.