Giocatori di esperienza, un gruppo consolidato e un allenatore che non ha neppure bisogno di essere presentato. Sono gli elementi principali che contraddistinguono il Telimar Palermo, formazione ospite domani pomeriggio alle 15 alla Vassallo del Netafim Bogliasco 1951, nel 17° turno di Serie A1.
Un ostacolo decisamente arduo per Gimmi Guidaldi e compagni in una sfida che lo stesso capitano biancazzurro presenta in questo modo: “Palermo è un team in netta ascesa, la quarta forza del campionato. Già all’andata dimostrarono tutto il loro valore e affrontarli non sarà per nulla semplice. Tuttavia la nostra situazione di classifica ci impone di provare a far punti in ogni gara e contro qualunque avversario. E la sfida di domani non può fare eccezioni. Nel corso di questo torneo ci sono stati già diversi risultati a sorpresa. Purtroppo per noi però non siamo mai stati noi i protagonisti. Ma se vogliamo salvarci dobbiamo necessariamente tentare di mettere a segno qualche colpaccio, raccogliendo punti contro formazioni sulla carta nettamente superiori a noi. Sarebbe importante per la classifica, ma sarebbe addirittura fondamentale per rilanciare un morale inevitabilmente un po’ basso. E chissà che, finalmente, non sia giunto anche il nostro momento”.
Le difficoltà fin qui incontrate dai bogliaschini sono state evidenti. Ma dall’alto sulla sua lunga esperienza in vasca, Guidaldi sa che nessuno deve permettersi di alzare già bandiera bianca: “Siamo la squadra con più esordienti in A1 e sapevamo che avremmo pagato scotto a questo aspetto. Allo stesso modo però sappiamo anche di avere dei valori che sono migliori rispetto a quanto esprime in questo momento la classifica. La dimostrazione ci arriva dagli avversari. Chiunque gioca contro di noi sa quanto sia difficile affrontarci e conosce il nostro proverbiale spirito di non mollare mai. In più di un’occasione il risultato ci è sfuggito per questioni di sbavature che ci sono costate carissimo. Ora dobbiamo solo provare a crederci un po’ di più anche noi stessi. La missione che ci attende è ardua ma se ci crediamo e impariamo dei nostri errori possiamo ancora farcela. L’intenzione è quella di giocarsela fino alla fine”.