I campioni in carica della Serie A1 (e di molto altro) contro gli ultimi vincitori del campionato di A2. Il decimo turno del massimo torneo nazionale maschile, quello che chiuderà il 2022 della pallanuoto tricolore, metterà di fronte l’una contro l’altra alla piscina di Punta Sant’Anna i fenomeni della Pro Recco e la matricola Netafim Bogliasco 1951.

Due squadre agli antipodi della classifica ma accomunate dalle recenti vittorie nei rispettivi campionati di competenza. Una sfida suggestiva, ricca di storia e storie, il cui fascino verrà parzialmente oscurato da un esito che definire scontato risulta addirittura riduttivo. Il pronostico infatti non prevede alternative ad una vittoria dei padroni di casa. Motivo più che valido per giustificare l’assenza dei bookmakers dall’acqua clorata. Il successo dei recchelini è praticamente già scritto nella pietra e non basterà di certo l’atmosfera natalizia per metterne in dubbio la concretizzazione.

Il derby del Golfo Paradiso non sarà ad ogni modo una mera passerella per i ragazzi di Daniele Magalotti. L’ultimo impegno di un anno comunque magico per i biancazzurri rappresenterà un importante banco di prova per la formazione di Daniele Magalotti, attesa subito dopo il cambio del calendario da una serie di duelli fondamentali per la sua stagione: “Vogliamo onorare l’impegno – assicura il coach – anche se sappiamo che contro il loro strapotere nessuno o quasi può nulla. Ma ci siamo sudati il nostro posto in A1 ed essere qui vuole dire anche affrontare grandi campioni. Un privilegio che non tutti hanno e che noi non vogliamo guastare facendo la figura degli spettatori non paganti”.

Il Bogliasco affronterà la trasferta più corta con l’animo di chi, pur non potendo sperare di muovere la classifica, sa di poter ottenere riscontri significativi in vista del futuro. Una gara che sarà ricca di spunti anche e soprattutto per i molti giovani che il tecnico bogliaschino, che a Recco contribuì da giocatore alla conquista della Seconda Stella nel 2006, pare intenzionato a mandare in acqua. Del resto quale modo migliore per far crescere i talenti del proprio vivaio del farli confrontare con i fenomeni della disciplina?