Finalmente Trieste! Non è l’urlo di giubilo di qualche irridentista giuliano entusiasta per l’annessione della città all’Italia. In epoca più moderna e politicamente meno instabile, quello che un tempo fu un motto nazionalistico oggi è semplicemente l’eclamazione, a metà tra l’incredulo e l’impaziente, di chi dopo tre mesi e mezzo di incertezze è ad un passo dall’affrontare la trasferta più lunga dell’anno. E non soltanto in termini chilometrici. La vera distanza che in questi mesi ha diviso Trieste da Bogliasco è stata infatti l’impossibilità di trovare una data adatta alla disputa di una sfida inizialmente programmata per il 6 novembre ma rinviata almeno tre volte, sempre a causa del Covid. Ora, approfittando del turno di sosta del campionato, liguri e giuliane hanno trovato l’accordo per quella che si spera possa essere la collocazione definitiva del loro primo faccia a faccia stagionale, stabilendo di ritrovarsi dopodomani una di fronte all’altra per recuperare quel rendez-vous in sospeso da ben 15 settimane fa. E per un curioso incrocio di date la sfida che pareva non doversi giocare mai, valida per il terzo turno d’andata di Serie A1, si disputerà proprio in quel weekend che inizialmente avrebbe dovuto ospitare la gara di ritorno. Cose da far venire il malditesta perfino alla Nike di Samotracia. Bizzarrie del calendario dovute alla riprogrammazione imposta dallo stravolgimento delle scorse settimane.
In acqua però sarà bene concentrarsi su altre questioni. Sia le biancazzurre che le alabardate arrivano all’appuntamento in ottima forma, sia fisica che mentale. Il Trieste è reduce dalla preventivata sconfitta con Padova ma anche dalla preziosa vittoria esterna con Como; Bogliasco ha invece inaugurato il suo 2022 strapazzando l’Ancona alla Vassallo e minimizzando coi fatti la pesante assenza di Carlotta Malara: “Siamo davvero molto soddisfatte per la vittoria di sabato scorso – esordisce il vicecapitano ligure Rosa Rogondino – Quella con Ancona non era una gara facile, per tutta una serie di motivi. Aver disputato una prova quasi perfetta ci fortifica nel morale e nell’autostima dopo tante settimane passate solo ad allenarci. Evidentemente siamo state brave a mettere in acqua tutta la rabbia e la voglia di agonismo che covavamo dentro di noi da quasi due mesi”.
Quando si è reduci da mirabolanti successi come quello ottenuto sulle doriche, il rischio di volare troppo alto perdendo contatto con la realtà è davvero grande. Un pericolo che in casa Bogliasco si vuol evitare a tutti i costi: “In realtà – assicura ancora Rogondino – già lunedì avevamo archiviato la gara con l’Ancona, concentrandoci soltanto sul prossimo impegno. Che non sarà per nulla semplice. Quello di Trieste per noi sarà di fatto uno scontro diretto che potrebbe farci fare passi importanti in vista di quell’ingresso in zona play-off che rappresenta la nostra ambizione stagionale. Un obiettivo che condividiamo proprio con il nostro prossimo avversario. Aspetto che renderà ancora più difficile e affascinante questa gara”.
Proprio la sfida della Bianchi, assieme a quella successiva, sempre in trasferta, con la Florentia potrebbero rappresentare un punto di svolta decisivo nel cammino stagionale delle bogliaschine: “Il calendario in effetti ci mette di fronte una dopo l’altra quelle che probabilmente saranno le nostre avversarie dirette nella corsa al quinto e sesto posto. Dovremmo farci trovare pronte per entrambe le gare ma sappiamo che comunque vadano, sia nel bene che nel male, il nostro torneo non finirà qui ma che di fronte avremo altre occasioni per riscattarci o riconfermarci. Certo che riuscire a mantenerci in zona play-off sarebbe un bel passo in avanti…”.