Praticamente una finale. Chi vince ride, chi perde piange. La sfida di domani alla Vassallo tra le ragazze del Bogliasco e il Trieste è molto di più di ciò che dice il calendario di Serie A1. L’incrocio tra liguri e giuliane non è il semplice recupero della gara di campionato non disputata due mesi fa. È al contrario un vero e proprio crocevia per le ambizioni e l’avvenire di entrambe le contendenti.
La discriminante tra l’accesso ai play-off scudetto e il ricorso all’appello dei play-out retrocessione passa attraverso i 32 minuti di una sfida che si preannuncia infuocata. Non ci sono vie di mezzo ma una sottile ed importante differenza. A Trieste basterà il pareggio per tenere dietro le biancazzurre e garantirsi la sesta piazza. Bogliasco invece avrà come unico vantaggio la spinta del suo pubblico, seppur il fatto di giocare in pieno pomeriggio (fischio d’inizio alle ore 15) in mezzo alla settimana non appare un grande incentivo neppure per il più malato dei tifosi.
Ad ogni modo, dopo aver battuto Como sabato scorso in un altro scontro diretto, le biancazzurre non vogliono sciupare l’opportunità di spiccare il volo verso un obiettivo che sembrava irraggiungibile fino a poco tempo fa. Come spiega la ds Elena Maggi: “Siamo arrivate ad un certo punto del campionato nel quale i playoff sembravano un pochino più lontani da raggiungere. Però nel nostro sport tutto può cambiare in un attimo e lo stiamo vedendo in questi giorni. Con la partita di domani abbiamo la possibilità di scavalcare Trieste e prenderci il posticino che meritiamo! E poi non dimentichiamoci che c’è una sconfitta pesante, quelle subita nella gara d’andata, da vendicare. Per cui diamoci dentro, senza paura”.
Per Bogliasco l’imperativo sarà quello di ripetere la bella, seppur sofferta, vittoria ottenuta tre giorni fa contro Como. Magari seguendo i consigli di chi in acqua non scende più ma che di gare come queste ne ha giocate a decine in carriera: “Quella di sabato scorso – prosegue Maggi – è stata la classica partita che avrei voluto giocare in prima persona. E quella di domani col Trieste lo sarà altrettanto. Non solo per la posta in palio, che è altissima, quanto per quell’adrenalina che si respira e che solamente buttandoti in acqua puoi in qualche modo sfogare. Ciò che voglio dire alle ragazze, soprattutto a quelle più giovani, è proprio questo: non fatevi travolgere dalle emozioni. Al contrario cavalcatele e trasformatele in energia positiva. Alle più grandi, invece, dico che comunque andrà a finire in questa stagione grandi lo sono state davvero, anche se anagraficamente non si direbbe. Il messaggio che mando a tutte è quindi uno solo: godetevi ogni istante di queste partite e soprattutto divertitevi, perché anche se può sembrare banale, è proprio così che si cresce. Se affronteremo Trieste con questo atteggiamento sono sicura che la vittoria non ci sfuggirà”.
Elena sottolinea infine quale sarà l’atteggiamento giusto da mantenere per portare a casa l’intera posta in palio: “Servirà innanzitutto quella serenità e quella tranquillità che ci è mancata nella gara contro il Como. Dovremmo invece giocare sciolte, senza pensare al risultato, concentrandoci unicamente sull’azione in corso, mettendo in pratica tutte le cose dette e provate in questi giorni e in tutto l’anno con il nostro allenatore. Mario ed io (e ovviamente la società che ci ha appoggiato) crediamo in questa squadra! E siamo sicuri di poter fare grandi cose. Forza ragazze!”.