Quattro partite separano le ragazze del Bogliasco dalla fine del 2021. E tre di queste, contro Milano, Como e il recupero con Trieste (ancora in attesa di una data ufficiale), appaiono ampiamente alla portata delle biancazzurre.
Dopo le sconfitte preziose, perché portatrici di importanti insegnamenti, patite contro le corazzate Catania e Verona ora per le levantine arriva il momento di giocarsela ad armi pari contro alcune delle dirette concorrenti nella corsa a quel sesto posto che rappresenta il traguardo stagionale. A cominciare dalle milanesi, avversarie domani pomeriggio in terra meneghina: “Adesso viene il bello – sostiene Giulia Cuzzupè – Nelle prossime settimane ci aspettano una serie di partite contro avversarie certamente più alla nostra portata di quanto non siano state le ultime due. La prima ovviamente è quella con Milano, sfida bella e affascinante che affronteremo con l’obiettivo di vincerla. Poi sfideremo anche Como e Trieste. Credo che dagli esiti di queste tre gare dipenderà gran parte della nostra stagione e si capirà se saremmo in grado di rincorrere i play-off come abbiamo intenzione di fare. Ragion per cui dovremmo essere brave a farci trovare pronte”.
Aldilà del comunque non trascurabile valore delle rivali di giornata, le difficoltà della sfida della Saini saranno proprio nell’approccio che Giulia e compagne avranno nell’affrontare le avversarie: “Quando incontri squadre più quotate di te è chiaro che la tensione nervosa ed emotiva è inevitabilmente più bassa perché sai di non avere nulla da perdere. Per questo motivo ti possono a volte riuscire anche giocate che nei cosiddetti scontri diretti invece non azzarderesti neppure a fare. Ma la crescita di un’atleta e di una squadra passano anche attraverso la gestione di questi momenti. Si deve imparare ad affrontare ogni sfida con la giusta concentrazione. E noi passo dopo passo ci stiamo gradualmente riuscendo”.
Lo scorso fine settimana, al termine della bella e combattuta partita persa in casa con il CSS Verona, l’allenatore bogliaschino Mario Sinatra si è lamentato della scarsa presenza di pubblico sugli spalti amici della Vassallo. Pur al netto di tutte le limitazioni del caso, imposte dall’emergenza sanitaria in atto, le gradinate della vasca bogliaschina presentavano evidenti spazi vuoti. Una cornice assolutamente inadatta per una gara del massimo campionato nazionale: “Vedere così poca gente in tribuna certamente non è una bella cosa – ammette la mancina biancazzurra – il pubblico, specie in casa, dovrebbe essere il nostro ottavo giocatore, quello in grado di fornirci la spinta emotiva per fare qualcosa in più delle avversarie. Invece troppo spesso ci troviamo a giocare davanti a pochissimi spettatori. Ed è un peccato. Prima di tutto per noi che non vediamo in qualche modo premiati i nostri sforzi quotidiani e che al sabato vorremmo sentire il calore della gente. Ma anche per chi rinuncia a godersi uno spettacolo comunque di alto valore. Speriamo che presto le cose possano cambiare. Per noi e per loro”.