Abile e arruolabile. A poco più di venti giorni dall’operazione al menisco Carlotta Malara è pronta per tornare in vasca. Lo farà sabato alla Nannini nello scontro diretto per il sesto posto in casa della Florentia che può davvero valere un pezzo importante della stagione biancazzurra.

“Torno in acqua contro il parere del medico – spiega la diretta interessata – lui avrebbe preferito che attendessi ancora un po’. Ma io sto bene, mi alleno ormai da due settimane e non ho avuto alcun tipo di problema. Anzi rispetto a prima dell’operazione ho notato parecchi miglioramenti, anche nelle piccole cose quotidiane. E poi la gara con la Florentia è troppo importante per marcare visita”.

Totta come Sofia Goggia, insomma. Fatte le opportune proporzioni il rientro del portiere bogliaschino riecheggia in qualche modo quello in pista della sciatrice azzurra, in grado di tornare a gareggiare (e a vincere) a poche settimane da un brutto infortunio: “Forse il paragone è un po’ eccessivo – ammette Carlotta – Se non altro per la posta in palio, dal momento che lei si giocava una medaglia olimpica. Però per il resto il confronto regge visto i tempi di recupero strettissimi di entrambe. Spero solo di ottenere gli stessi straordinari risultati raggiunti da lei. Nel frattempo mi accontenterei di vincere a Firenze”.

Contro le gigliate, quindi, Carlotta vuole essere a tutti i costi. Anche se chi l’ha sostituta nelle ultime due partite non l’ha fatta certo rimpiangere: “Matilde (Oberti, ndr) è stata bravissima, con l’Ancona direi quasi perfetta. Con Trieste, invece, le cose non sono andate benissimo ma non certo per colpa sua. Non dimentichiamoci che ha appena compiuto 15 anni e giocare titolare in Serie A1 a quell’età non è proprio una cosa da tutti i giorni, specialmente in un ruolo delicato come il portiere. Ma lei ha dimostrato freddezza e concentrazione degne di una veterana, meritandosi tutti i complimenti che gli sono arrivati in questi giorni”.