Giulia dice basta. A 24 anni ancora da compiere e dopo averne passati oltre quindici a nuotare dietro ad un pallone, Giulia Cuzzupè ha deciso che la sua carriera di pallanuotista finisce qui.
Una scelta dolorosa e meditata, quella presa dall’ormai ex mancina del Netafim Bogliasco 1951, dettata dalla consapevolezza di non poter più conciliare gli impegni in acqua con quelli fuori. Con una laurea ormai all’orizzonte, Giulia ha deciso di dare priorità al proprio futuro professionale: “Non è semplice smettere di fare ciò che ho sempre amato fare fin da quando avevo 8 anni. La pallanuoto mi ha dato tantissimo ma ora è giunto il momento di voltare pagina. Devo concentrarmi sul mio avvenire e so che purtroppo non sarei in grado di continuare a giocare ad alti livelli come ho fatto fino ad oggi, riservando le stesse energie al lavoro. Questo è uno sport bellissimo ma l’impegno che ti richiede è enorme e non potrei farlo più se non scendendo a compromessi che non mi appartengono”.
Cresciuta nel vivaio della Rari Nantes Imperia, società della sua città natale, alla Vassallo Foxy Lady, come è stata ribattezzata a Bogliasco, ha disputato cinque splendide stagioni, tutte in A1, guadagnandosi l’affetto e la stima di compagne e tifosi. Nel mezzo per lei è arrivata anche la grande soddisfazione della medaglia d’argento conquistata con la nazionale azzurra alle Universiadi 2019: “So di lasciare l’agonismo nel momento statisticamente migliore di un’atleta. Ma lo faccio senza rimorsi né rimpianti. Nel corso della mia carriera mi sono tolta tante soddisfazioni, a cominciare dal bronzo mondiale con la nazionale Under 15 conquistato in Nuova Zelanda nel 2015. Da allora è stato sempre un crescendo di emozioni e ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me questo percorso e mi hanno permesso di realizzarlo. A cominciare, ovviamente, proprio dal Bogliasco. Io però non sono solita guardarmi indietro, preferisco proiettarmi sul domani, senza concedere spazio a rimorsi e rimpianti. E sono certa che anche questa volta non avrò ripensamenti”.
“Con l’addio di Giulia – commenta Mario Sinatra, colui che l’ha allenata nell’ ultimo lustro – perdiamo una grande professionista, che in questi anni ha dato un grosso contributo a tutta la squadra. Purtroppo, salvo rarissime eccezioni, la realtà del nostro sport è questa e non permette di conciliare una vita agonisticamente al top con le aspirazioni professionali di chi lo pratica. Faccio comunque a Giulia il migliore degli ‘in bocca al lupo’ per il suo futuro personale e professionale”.
Da parte del Bogliasco 1951 un grande grazie per quanto fatto con la calottina biancazzurra indosso ed un augurio altrettanto enorme per il tuo avvenire.