Vietato nascondersi. Con due vittorie conquistate in altrettanti turni della seconda fase di A1, le ragazze del Bogliasco abbandonano scaramanzie e parole di circostanza puntando in maniera decisa ad una parte finale di campionato da assolute protagoniste.
Battuta Ancona ed espugnata Trieste, il prossimo obiettivo è ora quello di ripetersi domani (h. 15) in casa della Florentia, attuale seconda forza del girone ad appena due punti dalle biancazzurre. Vincere ancora significherebbe continuare a veleggiare a punteggio pieno ma anche e soprattutto mettere una grossa ipoteca su quel quinto posto assoluto che sebbene non regali alcun trofeo rappresenterebbe comunque un prestigioso piazzamento per la squadra più giovane d’Italia: “Abbiamo iniziato questa stagione con l’obiettivo di crescere e far bene – spiega la vicecapitana Rosa Rogondino – e pur tra luci ed ombre ci stiamo riuscendo. Ora però la nostra asticella si è alzata. Abbiamo capito che, tolte le primissime della classe, non solo ce la possiamo giocare contro chiunque ma possiamo fare anche meglio di loro. In questa seconda fase siamo partite al massimo e non vogliamo rallentare. Anzi scenderemo in vasca per provare a vincere tutte le quattro partite che ci restano. Ovviamente le difficoltà non mancheranno e, soprattutto in una stagione come questa in cui le incognite sono dietro l’angolo, non è detto che tutto vada necessariamente per il verso giusto. Però ormai abbiamo un obiettivo e faremo di tutto per raggiungerlo”.
Il primo ostacolo alle ambizioni bogliaschine sarà, come detto, la Florentia, avversario inedito in questa stagione ma tutt’altro che ignoto per Rogondino e compagne: “È vero che quest’anno non l’abbiamo ancora incontrate ma loro, come noi, sono una squadra fortemente basata sul settore giovanile. Pertanto, anche in virtù dei tanti scontri a livello di Under degli ultimi anni, non possiamo certo dire di non conoscerle. Mi aspetto una bella partita, sicuramente alla nostra portata, che entrambe le squadre vorranno vincere: loro per superarci, noi per proiettarci in maniera importante verso la vetta del girone”.
Se la squadra è cresciuta cammin facendo, altrettanto ha fatto anche la sua numero 8. L’anziana (si fa per dire) del gruppo levantino ha riscoperto una vena realizzativa che le mancava dai tempi delle giovanili. Mai come quest’anno, da quanto è approdata in pianta stabile in prima squadra, Rosa aveva avuto una tale confidenza con la rete avversaria, tanto da viaggiare alla media di oltre 3 reti a gara. Merito di un lavoro individuale che ora sta dando i suoi frutti: “Effettivamente in quest’ultimo anno sono cresciuta molto, sia a livello fisico che mentale. Sotto questo aspetto probabilmente mi ha aiutato il fatto di essere la più vecchia del gruppo e quindi in quanto tale fungere da traino e da esempio alle mie compagnie meno esperte. Un ruolo importante, che non mi spaventa. Anzi grazie ad esso ho trovato più coraggio anche nelle conclusioni e ciò che prima non pensavo nemmeno a fare ora mi viene più naturale. Insomma, sono maturata. E il merito è soprattutto di Mario (Sinatra, ndr) con i suoi consigli sempre puntuali e precisi in questi anni mi è sempre stato accanto e continua ad esserlo. Ma la crescita c’è stata indubbiamente anche a livello fisico. In questo anno in cui abbiamo giocato poco o nulla ne ho approfittato per lavorare molto soprattutto in palestra. Anche durante il lockdown non mi sono mai fermata né rilassata. In più adesso ciò che prima mi costava fatica, come le sessioni di nuoto, mi pesano molto meno perché ho capito l’importanza che rivestono e le affronto con un impegno differente”.